Il gestaccio inaccettabile di Cristiano Ronaldo
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Clamoroso Cristiano Ronaldo: rischia l’arresto in Arabia Saudita e l’espulsione dal Paese

Cristiano Ronaldo

Il giocatore portoghese, Cristiano Ronaldo, rischia l’espulsione dal Paese e il carcere. “La sua condotta è un crimine”.

Non è uno dei momenti migliori per Cristiano Ronaldo che ora è finito nei guai in Arabia Saudita per un suo gesto rivolto ai tifosi avversari che ha destato indignazione al termine della partita del suo Al Nassr contro contro l’Al Hilal. Un gesto che potrebbe portare a conseguenze molto gravi per il calciatore portoghese.

Bonus Natale 2024:
a chi spetta e cosa c'è da sapere

Cristiano Ronaldo
Cristiano Ronaldo

Il gesto di Cristiano

La sconfitta subita dall’Al Nassr contro l’Al Hilal ha suscitato la poca tolleranza di Cristiano Ronaldo nei confronti dei tifosi della squadra rivale, che lo hanno preso in giro inneggiando al suo rivale calcistico di sempre: Lionel Messi. Non riuscendo a resistere all’impulso, il calciatore si è rivolto al settore dello stadio con un gestaccio toccandosi le parti intime.

In men che non si dica il video che ha ripreso il momento ha fatto il giro del web, e sui social si è scatenata la bufera delle polemiche. Schierandosi in due, la parte della popolazione araba che condanna il gesto sembra fortissima, preannunciando la possibilità di portare Ronaldo a conseguenze gravissime.

Rischia carcere e espulsione

Come annunciato da Nouf bin Ahmed, avvocato e advisor presso le Nazioni Unite, verrà presentata una petizione al Ministero Pubblico dell’Arabia Saudita per l’arresto e l’espulsione dal paese di Cristiano Ronaldo.

“La condotta di Cristiano è un crimine. Un atto pubblicamente indecente, che è uno dei reati punibili con l’arresto e la deportazione se commesso da uno straniero. Presenteremo una petizione al Ministero pubblico a questo proposito”, ha affermato l’avvocato.

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 20 Aprile 2023 14:52

Draghi alla guida della Nato? Ecco la risposta dell’ex premier

nl pixel